I RICERCATORI BRITANNICI HANNO CREATO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IL PIÙ GRANDE DATABASE DI INNOVAZIONE SOCIALE CONSULTABILE AL MONDO: INCLUDE 11.456 PROGETTI.

16 Febbraio 2023 WEIJI

Alcuni esempi di “innovazione sociale” includono le biblioteche pubbliche, le università aperte e i movimenti per i diritti dei lavoratori. Ma c’è molto di più oltre al fatto di mettere insieme le persone per risolvere problemi o tentare di creare un’atmosfera di uguaglianza.

Un servizio sociale che ha successo nelle ricche aree urbane potrebbe essere completamente inutile in un contesto rurale e viceversa. Tenendo conto del fattore umano, del modo in cui la crisi climatica e altri fattori ambientali influiscono sulle diverse comunità e delle difficoltà incontrate dalle minoranze e dai rifugiati, la sfida dell’agenda dell’UE di andare oltre i confini nazionali diventa esponenzialmente più difficile.

Tuttavia, questo non ha impedito alla comunità globale di raccogliere la sfida. Da quando è stata istituita l’agenda, il settore dell’innovazione sociale è cresciuto da una manciata di organizzazioni che cercavano di fornire servizi e soluzioni ai cittadini multinazionali, a un ecosistema completo contenente migliaia di attori che lavorano in più di 150 paesi. Questo ha portato a un’eccedenza, per così dire.

Negli ultimi due decenni ci sono stati numerosi tentativi di classificare il numero di progetti, risorse e servizi di innovazione sociale in corso, ma senza esiti particolarmente positivi. Secondo un team di ricercatori in Europa, “i dati per studiare l’innovazione sociale erano incompleti”.

Il team, composto da ricercatori delle Università di Strathclyde e Manchester nel Regno Unito e dell’Università di Leon in Spagna, ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio completo in cui sono stati utilizzati sia l’apprendimento automatico che l’intelligenza artificiale per creare l’European Social Innovation Database (ESID).

Come già anticipato nel titolo di questo articolo, il numero di progetti di innovazione sociale trovati è enorme: 11.456. I tentativi precedenti di costruire un database simile arrivavano in media tra le 500 e le 1.000 voci.

Il team di ricerca è riuscito a trovare numeri così significativi utilizzando i crawler di testo per la ricerca di dati online e l’intelligenza artificiale per separare, etichettare e assegnare un punteggio a tali dati. In sostanza, il team ha creato sistemi di ricerca e classificazione propri  per i progetti di innovazione sociale. Potrebbe sembrare solo leggermente più interessante della creazione di un’intelligenza artificiale che smista gli output di Ricerca Google, ma in realtà è piuttosto innovativa di per sé.

Il problema dell’innovazione sociale è che è un termine un po’ troppo vago. Possiamo, ad esempio, misurare quante persone in una data area geografica sono morte in un anno specifico e quanti anni avevano. Da quei dati possiamo ricavare la durata media della vita e il tasso di mortalità. Ma quello che non possiamo fare, con quel particolare database, è capire se le campagne delle biblioteche locali che invitano gli anziani dell’Unione a sottoporsi a controlli gratuiti della pressione sanguigna a intervalli regolari stanno avendo qualche effetto su uno di questi data points.

La banca dati ESID colma notevolmente il divario tra le conoscenze riportate e le conoscenze disponibili. I datasets tradizionali si basano su report accurati e tramite il sistema automatizzato, il team è in grado di far arrivare i dati. Per essere più precisi, sono in grado di accelerare esponenzialmente il processo di raccolta dei dati attraverso l’uso di macchine.

Cosa ancora più importante è che il database è anche abbastanza robusto. I suoi utenti principali sono i ricercatori che vogliono sapere come funzionano le iniziative di innovazione sociale. A tal fine, vengono suddivisi i dati per categorie, tra cui un riepilogo del progetto, la sua area geografica, l’argomento e quattro diversi tipi di punteggi atti a scomporre ulteriormente i progetti in base a come viene definito il termine “innovazione sociale”.

Più granulari diventano i dati, più difficile sarà per gli esseri umani analizzarli senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

In futuro, i ricercatori sperano di ampliare la portata dei progetti che il sistema è in grado di trovare e di riuscire a mantenere aggiornate le voci nel database man mano che le fonti cambiano nel tempo. Per ora, tuttavia, coloro che sono interessati a verificare quello che è quasi certamente il più grande database di innovazione sociale consultabile al mondo possono fare clic qui per accedere al sito Web ufficiale dell’ESID.

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