Le aziende moderne puntano a possedere quattro caratteristiche fondamentali: la trasparenza, l’inclusività, la collaborazione e l’innovazione. Sebbene la motivazione principale di questo cambiamento provenga dal passaggio al lavoro remoto e ibrido, le aziende si stanno rendendo conto che queste qualità sono fondamentali per attrarre i migliori talenti, velocizzare la fase di sviluppo del prodotto e favorire una crescita dei ricavi nonostante l’incertezza economica.
Molte aziende, tuttavia, stanno ancora lottando con risultati contrastanti. Molti dipendenti lavorano da casa, ma spesso riferiscono che il lavoro sembra ancora poco flessibile con orari di lavoro statici e sovraccarico di riunioni. I leader aziendali sono preoccupati per la produttività, non riescono a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno e alla fine si sentono come se si stessero muovendo più lentamente di prima.
La verità è che esistono aziende e community trasparenti, inclusive e collaborative, che prosperano da anni nel mercato. Sono community open source globali che potrebbero ispirare gli odierni leader delle società commerciali per creare prodotti e costruire e gestire le loro aziende
Open source: qualcosa di più che condividere pubblicamente il codice sorgente
Quando la maggior parte delle persone pensa all’open source, pensa alla condivisione del codice sorgente nei repository Git pubblici. Ma l’open source è anche la cultura che deriva da un processo che consente a tutti i membri dei nostri team di leggere, imparare e contribuire, indipendentemente da dove vivono nel mondo.
Prendiamo come esempio il passaggio di conoscenze. Molte aziende commerciali affrontano questo problema unicamente concentrandosi sull’ottenere le informazioni giuste per le persone giuste al momento giusto. Le community open source adottano l’approccio opposto e rendono le informazioni disponibili di default, sia che si tratti di un codice sorgente, della documentazione, dei manuali di cultura o di discussioni tra manutentori e persino tra leader esecutivi. Questo genera un bias per la trasparenza, l’iterazione continua e l’aspettativa per il self-service. Tutti hanno l’opportunità di accedere alle informazioni di cui hanno bisogno e di contribuire ad esse in futuro.
Un altro esempio riguarda lo stile di leadership. Piuttosto che inculcare ampi stili di leadership basati sulla cultura, le tendenze o il leader del momento, le community open source si concentrano sulla creazione di modelli di governance che tutti nell’organizzazione possono e devono seguire. Ciò consente ai leader di adattare il proprio approccio in base alla situazione attuale. Alcune decisioni sono ad alto rischio e richiedono l’approvazione in ogni fase, mentre altre sono più iterative o meno urgenti. L’adattamento alla situazione rende i team più collaborativi, flessibili e pronti.
Questi sono i cambiamenti innovativi che vediamo quando iniziamo a gestire le nostre aziende come community open source. In breve, creiamo una cultura – e un’aspettativa – alla quale tutti possano contribuire, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Le community diventano incubatori di prodotto
Una filosofia secondo cui “tutti possono contribuire” non dovrebbe includere solo i membri del team della vostra organizzazione; dovrebbe includere anche la community di consumatori del vostro prodotto.
La maggior parte delle aziende consente ai propri utenti di contribuire allo sviluppo del prodotto attraverso un lungo e lento processo di canali di feedback sul prodotto stesso. Questo processo spesso richiede focus group, riunioni di ricerca, beta test e conversazioni piene di: “Bene, cosa stai effettivamente cercando di fare?” Questo è doloroso per tutte le persone coinvolte.
Le community open source incoraggiano semplicemente le persone a costruire le loro idee alla velocità delle loro idee. Quando rendiamo disponibile il codice sorgente del nostro prodotto, consentiamo alle nostre community di essere coinvolte e co-creare il prodotto che vogliono insieme a noi, premiandole per averlo fatto. Significa che possono creare le funzionalità di cui hanno bisogno senza aspettare che i leader di prodotto dettino le priorità.
Ciò non significa che le aziende debbano lasciare il duro lavoro agli utenti della community. Piuttosto, le aziende dovrebbero diventare amministratori trasparenti dei loro prodotti, dando una direzione al prodotto mentre creano un ciclo che porta a più idee e contributi, più caratteristiche del prodotto e, in definitiva, più utenti.
Una commercializzazione bilanciata e una mentalità open source
Si potrebbe supporre che società commerciali e prodotti open source non possano coesistere. In passato, questo poteva essere vero, ma oggi ci sono sempre più aziende commerciali che sviluppano prodotti open source che sono leader di categoria nell’intelligenza artificiale, l’automazione, la sicurezza e il monitoraggio del cloud e altro ancora. Abbiamo persino visto i primi fondi di venture capital investire in società commerciali open source.
Queste aziende di successo sono innovatrici, e non solo perché realizzano ottimi prodotti, ma anche perché l’open source è alla base di tutto ciò che fanno. I loro team sono trasparenti, inclusivi e collaborativi fin dalla progettazione, ed è proprio questa mentalità che li porta all’innovazione dei prodotti e al successo commerciale.
L’open source non è più solo per gli sviluppatori. Riguarda l’intera struttura e la mentalità attraverso cui le organizzazioni globali possono operare. Quando le aziende commerciali inizieranno ad adottare una mentalità open source, anche loro costruiranno team moderni più grandi della somma delle loro parti, iniziando dando il potere a tutti di contribuire.