Per una impresa editoriale alle prese con il cambiamento digitale e con la pubblicazione di libri digitali è fondamentale la nuova consapevolezza da acquisire relativamente ai requisiti di accessibilità digitale, così da garantire a tutti gli utenti, compresi coloro con disabilità, un contenuto pienamente e agevolmente accessibile
Comprendere appieno gli obblighi digitali assistivi e adottare tutte le misure necessarie per soddisfarli: è questa la nuova frontiera dell’inclusione sociale e culturale di cui il mondo dell’editoria può farsi primo promotore.
Ma cosa si intende precisamente per “obblighi digitali assistivi?” Si intende quella modalità progettuale che include la responsabilità (ineluttabile) di assicurare l’accessibilità di ogni risorsa digitale prevista dal piano editoriale a tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. In pratica, significa che siti web, applicazioni, documenti digitali e i diversi contenuti online devono essere progettati e sviluppati in modo che siano universalmente fruibili, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive dell’utenza. Sono obblighi essenziali per garantire l’uguaglianza di accesso e soprattutto rispettare i diritti delle persone con disabilità.
Soddisfare gli obblighi digitali assistivi può anche rappresentare un vantaggio significativo per l’impresa stessa. Ad esempio, la creazione di contenuti digitali accessibili può aumentare sensibilmente la visibilità verso il pubblico, migliorare l’esperienza complessiva dell’utente e, in alcuni casi, persino favorire la conformità normativa e legale.
Pertanto, comprendere e soddisfare gli obblighi digitali assistivi non solo è un dovere etico, ma può anche essere vantaggioso dal punto di vista commerciale e legale.